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Assolto!

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Le caramelle erano per i bambini in visita alle grotte di Pastena.

 

Così si è difeso Angelo D’Ovidio.

 

L’ex consigliere regionale era stato indagato e processato per peculato.

Secondo l’accusa avrebbe avuto una gestione alquanto disinvolta quando era alla guida del consorzio per il patrimonio speleologico delle grotte di Pastena a Collepardo (dal 21 luglio al 7 dicembre 2010, da marzo a luglio 2011 e da agosto 2011 a febbraio 2012).

 

D’Ovidio avrebbe effettuato spese per proprio conto facendole pagare al consorzio. Tra le spese anche caramelle, gelati e cocomeri. Così però non è andata. I giudici del tribunale di Cassino lo hanno infatti assolto da ogni accusa.

 

La difesa avrebbe dimostrato che le spese, circa 9 mila euro, c’erano state, ma a vantaggio del consorzio e dei visitatori delle grotte. Insieme a D’Ovidio è stato assolto anche Riccardo Mastromattei il responsabile finanziario.


Spaccio Vicino la Scuola

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Avevano allestito la base dello spaccio proprio vicino la scuola materna ed elementare.

 

Anzi, approfittavano del via vai dei genitori all’uscita per passare inosservati.

 

Il blitz delle volanti della polizia ha però smantellato il giro di droga.

Erano circa le 16,30 di ieri pomeriggio quando la polizia ha fatto scattare l’operazione. Siamo nella zona bassa di Frosinone dove ormai da diverso tempo era stata segnalata un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Gli uomini della squadra volanti da giorni attenzionavano la zona con passaggi frequenti e attività di osservazione ed avevano verificato l’effettiva attività illecita che si concentrava soprattutto durante gli orari di uscita dei bambini.

 

Proprio in quegli orari specifici approfittavano del continuo flusso di genitori e parenti che si apprestavano a prendere i propri figli che i tre individui intensificavano lo “smercio” con l’intenzione di passare in questo modo inosservati. Gli agenti sono penetrati all’interno ed hanno bloccato tre persone.

 

Si tratta di un 27enne ciociaro, di un 20 enne egiziano residente nel capoluogo e di un 22 enne marocchino cittadino comunque italiano. I primi due sono stati tratti in arresto. Indosso avevano diverse dosi di cocaina e di hashish già confezionate e pronte alla vendita. Il terzo è stato denunciato. Durante l’operazione sono stati fermati anche due acquirenti, un 25 enne e un 20 enne.

Finge Incidente. 15enne Denunciata

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Telefona ad un amico. Gli dice che è rimasta coinvolta in un incidente stradale.

 

Poi lo richiama terrorizzata chiedendogli aiuto.

 

Il ragazzo preoccupato chiama il 112.

Scatta la macchina dei soccorsi. Sul posto indicato però non c’è alcun incidente. I carabinieri rintracciano quindi il cellulare della ragazza. Alla fine scoprono che era solo uno scherzo che la 15enne aveva fatto al suo amico.

 

La cosa però non ha fatto per niente ridere i carabinieri che hanno denunciato la minore per procurato allarme. È quanto accaduto nella giornata di ieri a San Giovanni Incarico.

Prostituzione. 4 in Manette

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4 persone arrestate 11 gli indagati.

 

Questo il bilancio dell’operazione dei carabinieri che ha messo a segno un duro colpo nei confronti della prostituzione.

Nella serata di ieri infatti è scattato il blitz in diversi locali notturni della provincia di Frosinone ma anche di Latina e Rieti. I carabinieri hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare.

In manette sono finiti A.B. 53 anni, C.F. 52enne, entrambi di Ripi; E.H.S. 43enne di origine Marocchina ma residente a Ripi; A.M. 57enne Di Frosinone.

 

I primi tre hanno tutti precedenti specifici.

 

 

Sono accusati di concorso in agevolazione, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La presunta attività di meretricio si sarebbe svolta all’interno del Circolo culturale denominato “Capocabana”, di Veroli. I quattro avevano costituito un’Associazione Culturale senza fini di lucro. Il “lucro”, in realtà, era l’unico obiettivo degli indagati che garantivano ad una pluralità di clienti di intrattenersi e consumare rapporti sessuali fuori dal locale e a pagamento di una somma di denaro.

 

Un’Organizzazione che non lasciava nulla al caso. Alcuni erano titolari e/o amministratori di fatto anche di altri locali dello stesso genere ubicati in altre Province. Gestivano e coordinavano, realizzando notevoli profitti, tutte le attività connesse al meretricio, che si concretizzavano, sostanzialmente, nella scelta delle ragazze, straniere (che dovevano riunire determinati requisiti fisici), nella loro sistemazione alloggiativa, nei loro spostamenti, sia all’arrivo in Italia (dall’estero o da altre città).

 

Le ragazze venivano accompagnate sia nei quotidiani accompagnamenti dal luogo di dimora a quello di “lavoro”, nell’organizzazione, predisposizione e coordinamento dei contatti tra le ragazze ed i clienti, nella fissazione delle regole di intrattenimento all’interno del locale e delle “tariffe” da corrispondere che variavano in base al tempo trascorso con la ragazza prescelta. Nell’indagine è emerso, altresì, uno scambio di intrattenitrici tra locali, anche di altre Province, in relazione all’andamento e all’attivismo degli stessi e/o a esigenze di spostamento connesse ad altre problematiche.

 

Ragazze su prenotazione. Si verificava pure che alcuni clienti “prenotavano” le ragazze con cui volevano intrattenersi, desiderio che veniva, dagli sfruttatori, prontamente soddisfatto dando specifiche indicazioni nel senso. Per quanto concerne i guadagni delle ragazze gli stessi variavano in percentuale in relazione al numero delle prestazioni offerte e comunque si aggiravano su circa il 30% del totale.

 

Gli arrestati, al termine delle previste formalità di rito, sono stati sottoposti, i primi tre, al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, mentre, l’ultimo, all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

Scambia il Bus per un Taxi

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Sale su un bus Cotral e pretende di essere portato a Frosinone.

 

Il conducente prova a spiegare che l’auto è diretto altrove.

 

Ma lui non vuole sentire ragioni.

È accaduto a Picinisco. Il viaggiatore è un nigeriano di 30 anni già gravato da vicende penali per reati commessi contro la persona. A causa della discussione l’autista è costretto a fermare il mezzo e a chiamare i carabinieri.

 

Sul posto arriva una pattuglia. I militari sono informati dal conducente del bus, che lo straniero, con fare altezzoso e minaccioso, pretendeva di essere accompagnato in Frosinone e, a causa di ciò, era stato costretto a fermare la corsa, facendola ritardare di circa 30 minuti.

 

I carabinieri hanno denunciato lo straniero per interruzione di pubblico servizio e inoltrato proposta di rimpatrio con foglio di via obbligatorio.

SfumatA

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La paura ha bloccato le gambe dei calciatori del Frosinone almeno nel primo tempo.

 

Il Foggia ha dimostrato di non essere venuta in Ciociaria per fare la comparsa, e questo nonostante non avesse più nulla da chiedere al campionato.

 

Poi forse il fuorigioco dell’attaccante pugliese nel gol del vantaggio. I due gol del  Frosinone che portano in vantaggio i  canarini che fanno sperare. E la doccia fredda, al 43esimo, il pareggio del Foggia che chiude le speranze (Palermo e Parma vincono 2-0 rispettivamente a Salerno e La Spezia). Sta di fatto che l’occasione è sfumata.

 

Il Frosinone avrebbe potuto agguantare la serie A direttamente. Non è stato così. Nulla è perduto è vero: ora ci sono i play off. Ma certo psicologicamente sarà difficile. Il morale a questo punto è sotto le scarpe. Ci credevamo, non solo gli oltre 16 mila tifosi che hanno comprato tutti i biglietti a disposizione.

 

Ma l’impresa non è riuscita. Adesso tutto è nelle mani dell’allenatore che dovrà cercare di ricostruire il morale della squadra e puntare alla serie A da un’altra angolazione.

Un Magazzino di Scarpe Contraffatte

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20 mila paia di scarpe contraffatte.

 

I Marchi quelli più noti dell’abbigliamento sportivo o dell’alta moda.

 

Denunciati i proprietari, tutti di origine cinese, dei negozi e dei magazzini localizzati tra

Roma, Guidonia Montecelio e Anagni. L’operazione è della guardia di finanza di Roma. Gli accertamenti dei “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Roma sono stati avviati a seguito di alcuni piccoli sequestri di merce con false griffe in esercizi al dettaglio ubicati nelle zone dell’Esquilino e di Tor Sapienza.

Esaminando la documentazione commerciale e di trasporto rinvenuta al loro interno, i militari hanno risalito la filiera distributiva pervenendo ai depositi all’ingrosso ubicati nella zona orientale di Roma, Guidonia Montecelio e Anagni, sempre riconducibili a imprenditori cinesi.

 

Le perquisizioni eseguite hanno permesso di scoprire ingenti quantitativi di calzature riproducenti modelli e marchi “Ferragamo”, “Nike”, “Saucony” e “Adidas”, dalla fattura particolarmente pregevole tale da trarre in inganno anche l’acquirente più attento.

I sequestri effettuati hanno consentito, tra l’altro, di scoprire come molti degli articoli fossero apparentemente “regolari”, mentre l’esame accurato condotto dalle Fiamme Gialle ha disvelato l’ingegnoso stratagemma utilizzato per eludere eventuali controlli all’atto dell’importazione e distribuzione di tale merce: infatti, gran parte dei prodotti erano muniti di parti adesive coprenti o pre-punzonate atte a occultare il marchio contraffatto, ma agevolmente rimovibili una volta che la merce, stoccata al “sicuro”, doveva essere messa in vendita.

I responsabili sono stati denunciati alla Autorità Giudiziaria di Roma, Tivoli e Frosinone per i reati di importazione e commercio di merce riproducenti modelli, disegni e marchi contraffatti e di ricettazione. L’operazione svolta dalla Guardia di Finanza di Roma si inserisce nel più ampio contesto del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti e a tutela dell’economia legale.


Un Bottino da 400 Mila Euro

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Furto nella notte presso un’abitazione di Pofi.

 

È accaduto ieri sera intorno alle 23.30.

 

Ignoti sono entrati presso una casa ed hanno consumato un furto con un

bottino cospicuo, circa 400 mila euro. I lari hanno portato via orologi di marca ed oggetti in oro ed argento. Nessuno degli articoli tra l’altro era coperto da assicurazione. Sul posto i carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto. (notizia in aggiornamento)


Droga e Violenta la Badante

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Violentata e drogata dal suo datore di lavoro.

 

Questa l'accusa che ha portato alla sbarra un imprenditore di 65 anni residente a Monte San Giovanni Campano.

 

L'uomo dovrà comparire alla sbarra per rispondere

di violenza sessuale il prossimo novembre. La vicenda risale ad un anno fa quando un peruviana di 30 anni aveva letto sul giornale di annunci "Porta portese" che l'imprenditore cercava una badante per la madre anziana ed ammalata.

 

La donna felice di aver trovato un impiego aveva subito risposto a quell'annuncio. Così si era trasferita nella cittadina ciociara. Oltre allo stipendio la donna poteva usufruire di vitto ed alloggio. Ma un giorno si era risvegliata nuda nel letto ed in uno stato di torpore.

 

La ragazza sospettando di essere stata violentata dal sessantacinquenne si era recata in ospedale. Dalle analisi del sangue erano state evidenziate tracce di benzodiazepine, farmaci che vengono utilizzati per calmare gli stati di ansia.

 

Ma la badante non aveva mai assunto nulla del genere. Qualcuno doveva avergliele somministrate proprio per renderla incapace di reagire. La donna si era ricordata di una bibita che aveva bevuto prima di andare a letto.

 

Forse il datore di lavoro le aveva messo quella medicina proprio in quella bibita. Le indagini che sono seguite hanno portato al rinvio a giudizio dell'imprenditore con l'accusa di violenza sessuale. L'uomo ha sempre respinto ogni accusa.

Travolge Contatore del Gas

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Incidente stradale nella notte.

 

Una vettura Opel Meriva si è schiantata contro la recinzione di un’abitazione.

 

È accaduto a Sant’Andrea sul Garigliano.

 

L’auto per cause ancora al vaglio ha travolto la recinzione ed è finita contro un contatore del gas. Per questo sul posto sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona.

Il conducente dell’auto è stato invece ricoverato presso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Le sue condizioni non sono gravi.

 

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Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina sulla A1.

 

Subito dopo il casello di Cassino direzione San Vittore. Un furgone si è schiantato contro un autoarticolato, probabilmente dopo un salto di corsia. Sul posto i vigili del fuoco. Si è resa necessaria un’eliambulanza per il trasporto dei feriti. Per le operazioni di soccorso la A1 è stata chiusa al traffico.

Alcova in Centro Città

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Una lite all’interno di un appartamento.

 

Qualcuno chiama la polizia.

 

Gli agenti arrivano e trovano una casa d’appuntamenti.

 

È successo nella giornata di

ieri a Cassino. Al 113 è arrivata una telefonata che segnalava un’accesa discussione e delle urla all’interno di una casa del centro. Gli agenti delle volanti, temendo vi fossero violenze in atto, si sono fatti aprire la porta dagli occupanti. Al momento dell’ingresso la sorpresa.

 

La scena che si presentava era di tutt’altro genere perchè l’abitazione in realtà era un’alcova dove si consumava sesso a pagamento. Vi era anche un cliente, in attesa del suo turno, che aveva fissato un incontro, tramite un annuncio su un sito internet che pubblicizzava apertamente prestazioni sessuali a pagamento.

 

Nel corso del controllo, rinvenuti e sequestrati un gran numero di profilattici, una decina di telefoni cellulari tutti dedicati ai contatti con la clientela e riconducibili ad altri siti internet di sesso a pagamento, alcune confezioni di Viagra ed una somma di denaro, verosimilmente frutto di precedenti incontri sessuali.

 

Le indagini hanno consentito anche di rintracciare l’affittuaria dell’abitazione, una cittadina venezuelana che è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino per favoreggiamento della prostituzione, in concorso con un uomo che materialmente si trovava dentro l’appartamento per gestire le donne dedite alla prostituzione.

 

Una 44enne di origini Dominicane, invece, è stata deferita per minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale, avendo tentato di impedire l’ingresso della Polizia, al momento del controllo. Le persone identificate, venivano anche allontanate da Cassino con foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Frosinone.

 

Sono in corso approfonditi accertamenti per la verifica della corretta cessione in affitto dell’appartamento oggetto del controllo.

Dispersi tra le Montagne

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Erano andati in montagna per un'escursione ma dopo un po' avevano perso l'orientamento.

 

Così hanno chiesto aiuto tramite cellulare e immediatamente sono scattate le ricerche.

 

Protagonisti della vicenda due ragazzi di 19 anni. 

I due (F. G. di Roma e M. T. di Frosinone) erano su Monte Faito nel territorio di Morolo quando si sono persi.

 

Vista la zona impervia i vigili del fuoco hanno utilizzato anche un elicottero.

 

E' stato proprio il velivolo a rintracciare e a portare in salvo uno dei due.

 

L'altro è stato soccorso da personale di terra. Sono stati rintracciati questa mattina intorno alle 11.30 sono in buone condizioni.

Un Carico di Sigarette Illegali

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Oltre quattro mila pacchetti si sigarette illegali.

 

Erano trasportate a bordo di un furgone in A1.

 

È stata la polizia stradale a fermare e controllare il carico del mezzo.

Una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Cassino intimato l’alt al Km 676 nel territorio del comune di Cervaro. A bordo conducente e passeggero, entrambi cittadini ucraini di 32 e 24 anni. Il comportamento insofferente dei due occupanti ha indotto gli agenti ad approfondire gli accertamenti.

 

Nei doppifondi ricavati nel pianale di carico del furgone sono stati rinvenuti 4210 pacchetti di sigarette, totalmente privi del previsto sigillo apposto dai Monopoli di Stato. L’intero carico è stato sequestrato e i due uomini sono stati denunciati per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Infortunio sul Lavoro

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Infortunio sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi.

 

Intorno alle 13.30 nei pressi dell’ex mtc in zona aeroporto a Frosinone.

 

Dalle prime informazioni

raccolte un operaio stava effettuando lavori sul tetto di un capannone quando ha perso l’equilibrio precipitando rovinosamente al suolo.

 

Sul posto medici del 118 che hanno trasportato il ferito preso il vicino ospedale. Le sue condizioni sarebbero piuttosto serie. I medici stanno effettuando tutti gli esami diagnostici per appurare l’entità delle lesioni.

Reati Ambientali. Dieci Denunciati

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Dieci persone denunciate per inquinamento ambientale.

 

Incessante l’operato dei Carabinieri tendente a contrastare e reprimere l’inquinamento del terreno, dei corsi d’acqua e delle falde acquifere sotterranee.

Azioni ce creano effetti negativi anche sulla produzione agroalimentare. Nella mattinata di oggi controlli ad Anagni da parte dei carabinieri coadiuvati dal personale della Forestale, dell’ARPA Lazio e dell’Ufficio Tecnico Comunale.

 

È stata portata a termine una complessa attività di verifica, sondaggi e video-ispezioni, connessa all’inquinamento del fiume Sacco.

 

Alla fine sono state identificate e denunciate dieci persone, nove delle quali (un 70enne di Ferentino, un 78enne, una 46enne ed una 43enne residenti nella capitale, un 46enne di Piglio, un 48enne ed un 76enne entrambi originari di Roma nonché un 58enne ed un 55enne di Anagni) si sono rese responsabili di omessa depurazione di acque e scarico illegale di acque reflue derivanti da attività industriali.

 

Si tratta di 5 società ubicate nel territorio anagnino, che si occupano di riparazione di mezzi d’opera, trasporti e farmaceutica, delle quali i prevenuti risultano essere soci amministratori e legali rappresentanti.

 

Nello stesso contesto, gli operanti hanno proceduto ad accertare responsabilità penali anche a carico di un 71enne di Morolo, proprietario di un immobile sito in Anagni e costituito da 16 appartamenti in locazione, in quanto responsabile di scarico illegale di acque nere derivanti da civili abitazioni.


Precipita a Montecassino

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Tragedia sfiorata a Montecassino.

 

Un uomo è caduto dal quinto tornante che porta all'abbazia.

 

Sul posto i sanitari del 118.

Ancora da stabilire la dinamica dell'incidente.

 

Si tratta di un giovane escursionista di  26 anni di San Giorgio a Liri.

 

Per fortuna per lui le ferite non sono molto gravi.

 

Sembrerebbe che nella caduta abbia riportato una frattura alle gambe.

Scomparso nel Nulla

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Ancora nessuna novità per quanto riguarda Mario Luca.

 

Il 47enne è scomparso e non si hanno più tracce di lui da oltre due mesi, dal 16 marzo scorso.

 

Le ricerche continuano incessanti da parte dei

Carabinieri di Cassino, in collaborazione con il personale del comune. Impiegati anche mezzi adeguatamente attrezzati.

 

Ieri sono state accuratamente ispezionate e scandagliate le zone di Via Agnone, Via Varlese e del depuratore comunale, luoghi caratterizzati da fitta boscaglia e particolarmente impervi. Le ricerche al momento hanno dato esito negativo.

Si Spara al Cuore

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Si è tolto la vita sparandosi un colpo al cuore.

 

Per farlo Ha usato la sua pistola d’ordinanza.

 

La vittima dell’insano gesto è infatti P.D. una guardia giurata di 43 anni.

L’uomo non era sposato e viveva con i suoi genitori in una casa isolata alla periferia di Ceprano. Forse una forte crisi depressiva la causa che avrebbe indotto uomo a mettere fini ai suoi giorni.

 

Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Ceprano con i colleghi di Pontecorvo i quali hanno raccolto le prime testimonianze.

 

Al momento si è in attesa che il medico legale proceda alla ispezione cadaverica per dare poi l’ok alla sepoltura.

Pensionato Stalker

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Pensionato Stalker condannato a dieci mesi di reclusione e diecimila euro di multa. 

 

La vicenda risale a qualche tempo fa quando l'uomo ex imprenditore di 70 anni aveva cominciato

a perseguitare una ragazza di 35 anni che lavorava in una azienda vinicola di Alatri. Siccome la fabbrica si trovava proprio di fronte alla sua abitazione l'uomo aveva la possibilità di controllare quando la dipendente entrava o usciva dal posto di lavoro.

 

Ogni volta che la vedeva non perdeva occasione per molestarla. La situazione era diventata così insostenibile da far decidere alla dipendente di rassegnare le dimissioni. Per la cronaca va detto che la ragazza aveva informato della questione anche la datrice di lavoro. Ma quest'ultima non aveva preso alcun provvedimento.

 

La 35enne costretta a licenziarsi si era rivolta all'avvocato Ascanio Cascella per essere rappresentata nelle aule di giustizia. Al termine del processo il pensionato è stato condannato. Anche la datrice di lavoro è stata condannata a diecimila euro di multa per non aver tutelato la dipendente mentre si trovava sul posto di lavoro.

Spia la Moglie. Denunciato

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Le prove del tradimento della moglie le aveva raccolte "spiando" il suo cellulare ed il suo computer.

 

Così aveva chiesto la separazione con addebito.

 

Invece proprio per le modalità con cui sarebbe

stato scoperto l'adulterio un siciliano di 45 anni è stato denunciato dalla coniuge, una donna di Frosinone per accesso abusivo di un sistema informatico e telematico e violazione di corrispondenza ed ingresso delle mail.

 

Tutto era cominciato da quando la moglie, che aveva deciso di seguire il marito in Sicilia, ogni tanto prendeva il treno e se ne tornava per qualche giorno a Frosinone dove vivevano i suoi genitori. Ma quei viaggi si erano fatti sempre più frequenti.

 

Così l'uomo aveva cominciato ad insospettirsi e ad indagare. Ma l'aveva fatto nella maniera sbagliata. Il 45enne si era rivolto a dei tecnici informatici i quali erano riusciti a farlo accedere al computer della donna ed a leggere tutte le mail che le arrivavano. Identica situazione per quanto riguarda i dati che era riuscito ad estrapolare dal suo cellulare.

 

Da qui la richiesta di separazione. Ma quando la moglie è venuta a conoscenza di come l’ex marito era riuscito ad ottenere certe informazioni si è rivolta agli avvocati Carlo Mariniello e Stefano Popolla i quali ravvisando in questo comportamento la trasgressione della legge hanno presentato una dettagliata denuncia nei confronti del siciliano.

 

Le prove di quel tradimento proprio perché sarebbe stata violata la privacy della persona, non sarebbero valide.

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